lo zaino
Per quanto concerne lo zaino (mod. 1836) adottato alla costituzione del corpo, non vi è di meglio che rifarsi alla descrizione che ne fece lo stesso LA MARMORA:
"Zaino di pelle, fatto con
la massima semplicità, ed in modo ad aprirsi anche
d’indosso, colle bretelle in nero.
Desso è diviso in tre parti: la prima sul davanti (alzando la coperta) racchiude le cartucce in numero di 80 potendosi prendere col passarvi semplicemente la mano.
Le due altre
parti che comprendono l’interno sono distinte: la prima
per l’arredo, e la seconda per le provvigioni di bocca,
cioè viveri per tre giorni; comprendendo in questa il
gamellino che ne racchiude una parte.
Gamellino di rame, o meglio di ferro stagnato, spazioso
assai per farvi cuocere una libbra di carne.
Si annullano
in tal guisa le marmitte di campagna le quali oltre
all’incomodo non indifferente di portarle, hanno ancora
gli inconvenienti che venendo una guasta ne soffre tutta
la squadra.
Bottiglietta fatta con due pezzi di corame per contenere
aceto o acquavite da mescolare coll’acqua.
Sacco di tela da tenersi sopra dello zaino.
Questo sacco serve a garantirsi maggiormente dal freddo o dalla pioggia inviluppandolo al collo; siccome a coricarvisi sopra ponendovi pur anche della paglia dentro."